L’Oro è un elemento chimico (simbolo Au, dal latino Aurum) appartenente al gruppo dei metalli nobili. È noto per il suo colore giallo brillante, l’elevata duttilità e malleabilità, la sua resistenza alla corrosione e all’ossidazione. Fin dall’antichità, l’Oro ha rappresentato un simbolo universale di ricchezza, potere e purezza, utilizzato in arte, religione, gioielleria e come riserva di valore.
In natura si trova principalmente in forma nativa, spesso mescolato a quarzo o in giacimenti alluvionali, ed è estratto da miniere in tutto il mondo. È apprezzato non solo per il suo valore estetico e monetario, ma anche per le sue proprietà chimico-fisiche che lo rendono ideale in ambiti come l’elettronica, la medicina e la tecnologia avanzata.
Oggi, l’Oro è uno dei metalli più scambiati a livello globale, considerato un bene rifugio in tempi di instabilità economica e uno strumento fondamentale nella diversificazione patrimoniale.
Nel commercio dei preziosi, l’oro viene classificato principalmente in base alla purezza,
alla colorazione e alla forma commerciale. Ecco le principali tipologie:
In base alla purezza
Misurata in carati (K) o in millesimi:
- Oro 24 carati (999): puro al 99,9%, molto morbido, usato per lingotti e investimenti.
- Oro 22 carati (916): quasi puro, usato in gioielli in alcuni paesi (es. India).
- Oro 18 carati (750): 75% Oro, il più comune in gioielleria in Europa.
- Oro 14 carati (585): 58,5% Oro, usato per gioielli più resistenti o economici.
- Oro 9 carati (375): 37,5% Oro, più economico e comune in alcuni mercati.
In base al colore (leghe)
Il colore dipende dai metalli con cui l’Oro è legato:
- Oro giallo: lega classica con argento e rame.
- Oro bianco: lega con palladio, nichel o argento + rodio (per lucidatura).
- Oro rosa: lega con una maggiore percentuale di rame.
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